VINO

Aglianico del Vulture in bianco

L’Aglianico del Vulture, vitigno (e vino) principe della Basilicata che si fregia dell’unica denominazione Docg della regione dal 2011, ha inizato ad affermare già da qualche anno la sua fama di grande vino rosso del Sud.

Un vino vulcanico grazie al terreno su cui viene coltivato, in un areale dove a farla da padrone è la presenza del Monte Vulture, da cui appunto il vino prende il nome, un vulcano spento originato oltre centomila anni fa.

Da ambasciatrice dei vini e della cultura enogastronimica della mia terra, la Lucania, ne parlo da sempre e non solo per lavoro. Mi succede spesso infatti di ripondere a curiosità su questo vino ed è senza dubbio tra i miei consigli e proposte di abbinamento preferite.

Un vino rosso, dunque, di cui viene prodotta anche una interessante versione in rosato dal colore molto intenso, ma sapete che l’Aglianico del Vulture viene vinificato anche in bianco?

L’idea non è recente, differentemente da quanto si possa pensare. Già durante il secolo scorso, a causa della scarsa presenza di vitigni a bacca bianca sul territorio al netto di Moscato e Malvasia, i contadini usavano raccogliere, in una prima vendemmia, parte dell’Aglianico coltivato producendo una sorta di chiaretto. Questo permetteva di avere un prodotto con una più bassa gradazione alcolica ma soprattutto, un vino di facile beva.

Ne ho scritto qualche tempo fa sul blog della community di Enovely

Curiosi? Potete leggere l’articolo qui

 

 

 

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