Mariastella e la sua Taverna Rovita
Mariastella Gambardella è una imprenditrice della ristorazione e una Donna del Vino.
Ho deciso di inizare da lei il racconto che ci porterà a conoscere più approfonditamente le Donne del Vino di Basilicata, Associazione di cui faccio orgogliosamente parte da più di tre anni e che mi ha permesso di conoscere donne straordinarie e storie bellissime come questa.
Mariastella è la padrona di casa della Taverna Rovita, un ristorante di cucina mediterranea incastonato nel pieno centro storico di Maratea, la perla del Tirreno.
Un’antica frateria diventata taverna nel ’700 che Francesco Gambardella, papà di Mariastella, ha deciso di ripristinare per dar vita, nel 1981, al luogo che conosciamo adesso, nella piccola via Rovita da cui il Ristorante prende il nome a due passi da Piazza Buraglia, il salotto del paese.
Mariastella studia all’Università di Trieste e ogni estate, finiti gli esami, torna a casa e aiuta papà Francesco al ristorante. È da lui che impara l’arte dell’accoglienza.
Maratea è un luogo magico e di una bellezza mozzafiato tanto da essere sempre stata meta del turismo internazionale e frequentata da una élite alla costante ricerca dell’eccellenza gastronomica e di posti intimi e curati in cui trascorrere le serate di vacanza.
Dopo la Laurea in Traduzione e Interpretariato inizia a lavorare come traduttrice, ma nel 2011 papà Francesco viene improvvisamente a mancare. Restano in vita i suoi insegnamenti, lo stile di ristorazione che ha sempre portato avanti e la passione per questo lavoro che ha trasmesso a sua figlia che, a soli 26 anni e senza esitazioni, decide di prendere in mano le redini dell’azienda di famiglia.
Da sempre curiosa del mondo del vino si iscrive al corso per diventare Sommelier presso la delegazione Cilento e Vallo di Diano dell’AIS e decide di ampliare la carta dei vini del ristorante che oggi conta oltre 350 etichette a rappresentare tutto il territorio italiano e non solo.
Nel progettare la carta Mariastella, per quanto riguarda i rossi, ha voluto dare risalto ai vini della Basilicata e all’Aglianico del Vulture offrendo un’ampia scelta di etichette ma soprattutto una profondità di annate che possa permettere ai clienti degustazioni verticali o focus di approfondimento in abbinamento ai piatti, mentre per i bianchi è la Campania a farla da padrone. L’anima bianchista del vicino Cilento trova grande spazio nella selezione offerta con grande risconto da parte degli ospiti appassionati della tipologia. Non mancano le etichette internazionali, in primis la Francia con un’attenzione particolare agli Champagne, dalle grandi Maison ai piccoli produttori di nicchia, e alla Borgogna particolarmente cara alla padrona di casa. Seguono poi i Riesling tedeschi e i vini del nuovo mondo capaci di sorprendere i clienti più curiosi.
La cucina della Taverna Rovita si è sempre focalizzata sui piatti di tradizione marinara e sulla cucina tipica lucana, sapori mediterranei rivisitati e arricchiti dalla maniacale ricerca delle materie prime in un ambiente curato nei minimi particolari. D’impatto è la sala principale in cui troneggia un antico camino ornato da piastrelle autentiche del Settecento e le salette arricchite dalle ceramiche d’arte che sono il fil rouge dello stile di famiglia. Da sempre il ristorante conta pochissimi tavoli a cui è rivolta la massima attenzione e che ha permesso, in questo periodo così particolare, di non fare grandi cambiamenti nel rispetto delle normative di sicurezza per il Coronavirus.
La novità di quest’anno è il tavolo nella Sala Cantina. Un unico tavolo che può ospitare al massimo sei persone per un’esperienza da vivere tra piccole nicchie e vini da collezione, regalando una serata speciale nel massimo della riservatezza.
In questi anni, forte dell’amore per la sua terra e il suo lavoro, Mariastella non si è mai fermata e continua a studiare, a formarsi e a viaggiare alla ricerca di eccellenze da inserire nel suo menù.
Socia dell’Associazione Noi di Sala è diventata la Delegata regionale per la Basilicata. I membri, essi stessi professionisti, lavorano con alti riconoscimenti nel campo della ristorazione e rappresentano la massima espressione della professionalità nel settore food&beverage.
Dopo l’enorme successo dello scorso anno con la cena evento estiva “Women of Wine – Summer Edition” al Ristorante Taverna Rovita tutte le Donne del Vino di Basilicata torneranno presto a Maratea per celebrale e diffondere la cultura enogastronomica lucana in un’ottica di valorizzazione di prodotti e territori.
Chiedo a Mariastella qual è il piatto a cui è più legata e a quale vino lo abbinerebbe, mi risponde:
Il mio piatto del cuore è il Carrè di Agnello con fondente di melanzana che abbinerei al Titolo by Anphora di Elena Fucci. Una preparazione cavallo di battaglia di Taverna Rovita e una nuova interpretazione di Aglianico del Vulture, come a suggellare il passato e il presente che viaggiano di pari passo nel mio ristorante e nella mia vita.