ESPERIENZE

In vino felicitas

Immaginate di essere immersi in una vasca piena di acqua calda; la fiamma di una candela proietta i suoi flebili arancioni su tutte le pareti ed una lieve melodia di sottofondo vi culla in questo piccolo angolo di paradiso.

Nulla di più perfetto. Manca soltanto un dettaglio, la ciliegina sulla torta: un calice di vino.

Ed ecco, facciamo prontamente apparire un bicchiere di bianco, pieno ma non stracolmo; lo avviciniamo lentamente alla bocca, pregustiamo il sapore appena acidulo ma piacevole e delicato. Le labbra si inumidiscono, scendono le prime gocce e… succo d’uva?!

PUFF! In pochi secondi il nostro sogno perde tutta la sua magia e l’atmosfera ovattata, ritrovandoci di nuovo a correre tra i panni da lavare ed i pesanti tomi da studiare e assimilare.

Può un bicchiere di vino fare così tanta differenza? Assolutamente si.

Prima di essere uno svago fine a se stesso, questa bevanda è soprattutto un piacere, un mondo da scoprire e apprezzare in giuste quantità. E’ ormai diventata una prassi l’ubriacatura del fine settimana, in compagnia di una o più bottiglie di discutibile qualità; se tutti questi soldi fossero impiegati nell’acquisto di un Buon vino che si rispetti, il risultato sarebbe nettamente superiore.

Il sapore, oltre che migliore, si rivelerebbe molto più armonioso e complesso: note fruttate, sapidità, tannino e via discorrendo, un’infinità di caratteristiche ed elementi che ad un bevitore frenetico rimangono nascoste.

Poco per volta, vino dopo vino, inizia a diventare tutto più limpido ed intuitivo, cominciando a vivere la bevanda con tutti i sensi possibili e gustandola a trecentosessanta gradi.

Così come i sommelier, che studiano e diventano esperti in questo campo, c’è qualcuno che fa del vino uno stile di vita: i viticoltori. Sono vari i personaggi che si avvicendano sulla scena della produzione vinicola, ognuno con una sua teoria e modus operandi; tra i più particolari, incontriamo Nicolas Joly, propugnatore della coltura biodinamica.

Proprietario delle vigne Coulée de Serrant, situate nella valle della Loira, questo amabile signore torna all’esperienza dei nostri avi, alla riscoperta di un vino totalmente puro e autentico: niente pesticidi, additivi o macchinari, in un rapporto di simbiosi con la natura; il gusto ne trae un vantaggio infinito, andando quasi a ringraziare il viticoltore per il trattamento riservato agli acini.

Il vino è una fusione di mente e cuore, conoscenza e passione; l’attenzione ed il piacere non possono che esserne gli immediati e legittimi frutti.

Gabriella.

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